La relazione al centro

Noi siamo letteralmente in e allo stesso tempo la relazione con noi stessi, gli altri e il mondo: se io sono capace di relazionarmi con rispetto e comprensione e autenticitŕ con le varie parti di me, sarň altrettanto capace di relazionarmi con le molteplici componenti della societŕ, sempre piů costituita da persone di varie etnie, religioni, credenze, orientamenti. Purtroppo anche l'opposto č vero: se mi sentirň minacciato da alcune parti di me (dai miei diversi sé che altro non sono che le configurazioni delle diverse relazioni significative della mia vita emozionale relazionale) vivrň in forma di minaccia tutto ciň che percepirň diverso dalla parte "rigida e scarnificata" che chiamo me stesso e rischierň di contribuire ai fenomeni di alienazione di parti significative di me; negherň alcuni bisogni fondamentali e mi precluderň la loro soddisfazione, farň violenza a me stesso e cosě facendo potrň farne ad altri. Questo processo di perdita di contatto, di dissociazione da alcune importanti parti del mio sé non solo creerŕ una grave reificazione di me stesso ma contribuirŕ ad aumentare nella societŕ quel livello di paura, pregiudizio, razzismo che quotidianamente vediamo produrre notevole sofferenza a noi stessi e gli altri generando disfunzionali modelli di sé che influenzeranno le nuove generazioni. Barrett-Lennard nel suo libro ci aiuta a capire tutto questo e soprattutto a comprendere la portata bio-psico-sociale di una relazione psicoterapeutica.